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che avea rubate acciò che di loro mai niente si potesse sapere. E quando quine l’ebbe condutta, vedendoli una bella palandra in dosso disse: «Donna, cavati cotesta palandra, che vo’ che una mia fante la goda». La donna per paura la palandra si spogliò e rimase in una bella gamurra alla quale avea apiccata una borsa innella quale avea franchi in cento d’oro. Sufilello, missovi la mano, quelli li tolse et innella scarsella si misse, e poi disse: «E cotesta gamurra ti cava, che similmente per la fante mia la voglio». La contessa disse: «Deh, per Dio e per san Piero non volere che io nuda e senza gamurra vada». Lo malandrino, desideroso d’averla, disse: «Se non te la spogli io t’uccido!» La contessa piangendo la gamurra si spogliò. E rimasa la contessa in uno piliccione bellissimo di dossi di vaio, lo malandrino, che quello ha veduto, disse: «Quello a me serà molto utile a tenermelo di notte a dosso in questi boschi». E disse: «Subito cotesto piliccione ti spoglia che io lo vo’ per me». La contessa, che non può fare altro, dice: «Piacciati per Dio e per san Piero che almeno, poi che hai aute l’altre cose, che questo mi lassi, acciò che io in camicia — che non si convene a donna andare — io non vada». Lo malandrino superbo con minacce lei fe’ cavare.

E rimasa la contessa tremando in una camicia sottilissima (intanto che quasi si scorgevano le carni di lei, tanto quella camicia sottile e bianca era), e’ non volendola perdere disse: «Cotesta camicia ti cava che per me la voglio». La contessa lagrimando amaramente disse, inginocchiandosi e colle braccia faccendo croce: «Io ti prego che nuda non vogli che la contessa d’Artoi in istrani paesi vada, e per quello Idio e per san Piero ti prometto che tutto ciò che fatto m’hai io tel perdono». Lo malandrino dispietato li disse: «Sai quello che io ti dico? Fà che subito cotesta camicia ti cavi, e pensa: come caciata te l’arai io ti gitterò giù da questo balzo, non mai camicia né panni non ti bisognerà».

La contessa, che ciò ha udito, ricordatasi di quello che Dio disse: «Aiùtati et io t’aiuterò»; faccendosi innel cuore franca, disse: «Poi che così mi dèi gittare, veggo che camicia né altro panno m’è più necessaria: tosto me la vo’ cavare, ma ben ti prego che almeno fine che cavata io me l’arò non vogli vedere la vergo-