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novella lxxxi 355

E pertanto non vi date malinconia e lassatela dire ciò ch’ella vuole». Fiorita, che ode dire che altra volta l’avea veduto, disse: «Giamai non ti viddi!» Fedrigo dice: «Voi dite bene a scusarvi in presenzia ora di costoro, ma ellino se ne acorgeranno bene se voi m’amate quando di rabbia vi gratterete il culo». Fiorita gittandoli un motto disse: «Non lasserò però che io non dica di voi il vero».

Fedrigo chiamò la sposa in camera e disse: «Tu hai veduto quanta villania questa matticiuola ha ditto a te et a noi; e pertanto io la vo’ pagare com’ella è degna; e però vieni qua». E menolla a’ luogo comune dove Fedrigo col succhio della cipolla squilla e col fiore della pietra unse tutto ’l sedere di quel luogo, dicendole che guardasse che quine non si ponesse ella, ma con bel modo Fiorita vi conduca là u’ la faccia stare alquanto: «E se ella dicesse che li ponesse mente quello fusse che prudere la facesse, dille che volentieri, e dimostrandole far servigio prendi questa pezza» — colla quale Federigo avea strizzato la cipolla -— «fregandola forte, e così la lassa». La sposa, che udito s’avea svergognare a Fiorita, disse al parente che tutto farè’.

E venuto l’ora del desnare, desnarono di vantagio, dando sempre Fiorita de’ motti assai dispiacevoli alla sposa et a’ giovani da Lucca. E non valea perché altri la riprendesse, ch’ella facea l’usanza sua. E come ebero desnato, le danze cominciarono; dove Fiorita si riscaldò forte, tra per lo cibo e vino preso e per li balli, che tutta sudava. Fedrigo, che s’era acorto che ella è forte riscaldata, dice alla sposa che meni in camera Fiorita. La sposa, che sa il modo, dice a Fiorita: «O Fiorita, tu dèi sapere il modo della camera, che io vorrei alquanto far mio agio». Fiorita disse: «Andiamo, che anco io n’ho bisogno».

Et entrate sole in camera e chiusa la camera, Fiorita, come balda, subito alzatasi fine alla cintura e postasi per prendere suo agio a sedere a’ luogo comune, là u’ molto vi steo tanto che subito uno prudore grandissimo li venne; dicendo alla sposa: «Deh, guarda se alcuna cosa vi fusse nata al culo». La sposa, avisata, disse: «Alquante bollicine, ma io penso che fregandole con uno pannicello se n’anderanno». Fiorita dice: «Deh, spàcciati!» La