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fracida dentro». Li giovani disseno: «Ella ci ha atossicati di puzza». Monna Cicogna si leva ritta dicendo: «Deh, vacche, che quello debbo dire di voi, dite di me». E di rabbia si puose a sedere in sulla cassabanca: e fe’ si grande lo schioppo con gran puzza che li omini che di fuora erano disseno: «Fistola tel turi!» Le donne e’ giovani che in camera erano, di puzza si partiron di camera, quasi rivolti li stomachi si fenno regare aceto e lavàrsi le mani la bocca e ’l naso; e simile la sposa di puzza venne quasi meno.

Monna Cicogna disse fra se medesina: «Che vorrà dire questo, che io non fo il male et altri dice che io lo fo?» E levatasi da sedere e venuta in sala, dove le donne e li omini diceno: «Cicogna, o che diavole hai tu in corpo, tanto puti?», ella dice: «In verità io non hoe fatto niente, e tal puzza non viene da me». E dato l’acqua alle mani e poste le donne a taula — li servidori atenti a monna Cicogna per vergognarla— , e posto tutte le taule delli omini e delle donne salvo monna Cicogna che in piè d’una delle taule fu asettata; e come si puose a sedere pedéo sì forte che tutti quelli ch’erano a taula, omini e donne, sentiron lo suono e la puzza. Dicendo li giovani servidori: «Ora potete comprendere monna Cicogna esser fracida», le donne che a lato l’erano disseno: «O tu ti parte o noi non vogliamo stare a ricevere tale puzza».

La sposa e suo fratello per non conturbare il convito disseno a Cicogna che andasse a stare in camera, poi ch’ella sì putìa. Cicogna Svergognata si partìo da taula e malinconosa se ne va in camera. E come si puone a sedere, la vesciga pedé con gran puzza. Ella disse: «Or che vorrà dire questo? Ora veggo che io son quella che puto». E non sapendo che farsi, stava malanconosa; essendosi più volte levata da sedere e posta, e sempre il culo li pedea con quella puzza. Lo giovano speziale, che tutto sa, entrò in camera e disse: «Madonna Cicogna, io cognosco il male che avete, e di vero se non prendete rimedio, voi sete a condizione di morte. Ma se volete che io di tal malatia vi guarisca, voi mi prometterete che tutti li panni che ora avete a dosso mi darete, et io vi guarrò. Et anco voglio che mai a me né ad altro giovano non direte più che putano, altramente la vita vostra sarà corta e mentre che viverete, a noi et ad altri puzzerete per modo che