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322 g. sercambi

nardino, cavalieri e cattano di Montemagno di Lucca, il quale avendo necessità di radersi la barba venne a questo Salvestro che di lungi li era un miglio e mezzo; et essendo il ditto messer Bernardino tra le mani di Salvestro barbieri, mentre che ’l ditto la barba radea disse: «Messer Bernardino, io vo’ che voi mi diate quelli bordoni della casa vostra da Schiava che è caduta, acciò che io possa la mia raconciare». Messer Bernardino disse: «E tu l’abbi». Come più oltra Io rade, li disse: «Messer, e simile vo’ mi diate quelli travicelli e le taule che a questa mia casa bisognano». Messer Bernardino dice che se le pigli. Et avendo già rasa una delle mascelle, venendo a rader l’altra disse: «O messer, io prenderò quelle belle pietre della vostra casa, che vo’ far fare la mia». Messer Bernardino disse: «Io te le do». Raso la seconda mascella, radendoli la gola disse: «Deh, messer, quelle piastre della vostra casa caduta mi sono necessarie e però vorrei me le deste». Messer Bernardino dice che per esse vada. Et avendolo quasi tutto raso salvo i labri, disse: «Messere, perch’io hoe una vigna che molto vino mi fa, ho bisogno di quelle li botticelle che innella ditta casa sono». Messer Bernardino parla: «O Salvestro, tutto ciò che io ho è tuo: và et aregatelo».

Salvestro quando l’ha raso dice a messer Bernardino: «Io soglio pigliare xii denari della raditura della barba; io sono contento che non mi diate se non viiii denari, però che io vi voglio fare a piacere iii denari perché m’avete concedute tutte quelle cose che io v’ho chiesto». Messer Bernardino dice: «O Salvestro, come potrai sostenere te e la tua famiglia a farmi piacere tanto? Che se ogni volta ch’io ci venisse mi lassassi in denari, più di ii fiorini l’anno perderesti, e saresti disfatto e me aricchiresti». Salvestro dice: «Doh, messere, siate contento per questa volta di ritener questi in denari in dono; posto che io cognosco a me esser danno, nondimeno mi pare che voi meritiate tanto dono. E nondimeno, quando verrò a Montemagno vo’ desnare con voi». Messer Bernardino ched è raso, cavatosi di borsa viiii denari, a Salvestro li diè.

Partitosi messer Bernardino e ritornato a Montemagno, Salvestro subito impera tutti li omini di Bargecchia e quante bestie