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306 g. sercambi



DE DOCTRINA DATA A PUERO

Di Giannino da Parigi: avendo un suo padre vecchissimo
e non potendo guadagnare, lui e la moglie l’aveano in
noia di tanto viver’e lo misseno suso a lato al letto in
s’uno lettuccio tristo, sì come dice la novella nota


N>ella città di Parigi fu un mercadante nomato Gualtieri, il quale essendo di tempo avea uno suo figliuolo grande d’età di anni xl, lo quale era chiamato Giannino, al quale Gualtieri avea tutto il suo tesoro messoli in mano. Avendo questo Giannino una donna per moglie nomata Marietta, della quale avea uno fanciullo di anni vi ditto Pippo, Giannino e Marietta, vedendo Gualtieri vecchio e non atto a guadagno, rincrescendo loro che la vita il tenea, per quanti modi poteano cercavano di fare a Gualtieri poco piacere; e massimamente Giannino, ben che Marietta riscaldava il marito a non fare a Gualtieri alcuno bene. E vedendo che la natura l’aitava a vivere, diliberonno levarselo dinanti: e suso rasente il tetto lo feceno portare e quine li feceno uno lettuccio assai cattivo, et ad alcuna lor fante di casa ditto che il mangiar li portasse. E messolo in tal parte, divenìa che Pippo alcuna volta andava a veder Gualtieri colla fante, né mai Giannino né Marietta l’andonno a vedere.

E per questo modo dimorò Gualtieri più tempo, et alcuna volta rimanea, per dimenticanza della fante et anco per fatiga, che Gualtieri non cenava. Et essendo venuto il verno e Gualtieri avendo poghi panni in dosso e cattivo copertoio, disse alla fante se Giannino fusse in Parigi. La fante disse: «Sì», «Or che vuol dire che non m’è venuto a vedere?» Disse la fante: «Forsi che non li è stato a mente». Dice Gualtieri: «Io ti prego che tu li dichi che almeno una volta mi vegna a vedere in tanto tempo, che so bene che almeno delle tre sere l’una va a vedere il cavallo: ben può venire una volta a vedere il padre». E queste parole dice alla fante essendo presente Pippo fanciullo. La fante dice: «Io li farò l’ambasciata».

E partitasi, venuto la sera Giannino in casa, la fante li dice