Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/293


novella lxv 293

grande d’età di anni xiiii, il quale, non volendo a senno del padre suo stare, più volte si partì da lui; lo ’mperadore, che <figliuoli> più non avea et era in tempo che più non aspettava, con preghi più che con battiture lo ritenea. Ottaviano, che avea il sangue caldo e la gioventù lo portava, dal padre si partìo. Lo ’mperadore, che ciò ha sentito, diliberò, poi ch’e’ tante volte s’era fugito, che se ritorna di tenerlo in prigione; e ciò promette. Ottaviano, di ciò sentendo, si partìo, del paese di Gostantinopoli s’asentò andando in qua et in là, faccendosi nomar Borra.

E non molto tempo passò che il ditto Borra giunse a Genoa, là dove li denari li venne meno; e poco vi steo che tutto ciò che avea di mobile consumò. E perché non avea arte impresa et anco perché non si volea invilire, a niente si dava, salvo che si riducea alla barattaria, là u’ alcuna volta ricogliea alquanti dadi e co li altri baratieri si mettea a giucare e talora li venia vinto uno o du’ grossi. E cosìe si vivea assai miseramente e mal vestito. E per questo modo dimorò in Genoa più di iii anni tenendo la vita che v’ho ditta, e talora n’andava senza cena a letto.

Avenne che un giorno innel principio dell’ugelliera delle quaglie avendo vinto alquanti grossi, vedendo uno bello sparvieri quello comprò. E perché molti n’avea già tenuti, quello governava tanto gentilmente che non era in Genoa sparvieri sì bello.

E portando il Borra quello sparvieri in pugno, uno gentiluomo genovese nomato Spinetta dal Fiesco vedendolo e piacendoli, disse: «O Borra, vendemi cotesto sparvieri». Borra disse: «Messer, vender nol voglio, ma se vi piace io vel vo’ donare». Spinetta dice che lo vuole comprare; Borra dice che volentieri lel dona. Spinetta risponde: «Come, non ho io tanti denari che cotesto sparvieri possa comprare?» Borra disse: «De’ denari avete assai, ma questo sparvieri non si può aver con denari, ma in dono lo potreste avere». Spinetta superbo disse: «Deh, gaglioffo e ribaldo che mi rispondi e dici che per denari cotesto sparvieri non arei: e pensi che io voglia che si possa dire che uno ribaldo abia fatto dono a Spinetta dal Fiesco?» E di rabbia le li strappò di mano e per le guance ne li diè tanti colpi che lo sparvieri e le guance di Borra tutte si fracassonno. E morto lo sparvieri e gittatolo via, disse: