Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/281


novella lxii 281

frutti che più dilettevoli sono. E se per te si cognosce che alcuno io n’abia, a tua posta ti prego lo cogli». Gittandole uno occhio a dosso ridente Giacchetto disse: «Io sono al tutto disposto a ubidire quello che comandate».

Dianabella, presolo per la mano, menando la danza lo condusse da lato alla casa, dove persona non era, e voltasi a Giacchetto li diè un bacio, dicendoli: «Questo voglio che sia per arra de’ frutti che domenica notte vo’ che ricogli del mio arboro». Giacchetto lieto, con lei diè l’ordine che la domenica andasse ad albergo seco però che ’l marito dovea andare di fuori in villa.

Dato l’ordine, ritornati alle donne e fatto una insalatuzza, merendarono; e dapoi ognuna con quelle s’aveano colte in Firenza tornarono. Dianabella che la sua insalatuzza avea innella mente dell’ordinata notte, si steo fine alla domenica che ’l marito di fuori andò. E la notte Giacchetto, con lei trovatosi, di quelle meluzze che innel seno Dianabella portava ii ne tolse, avendo de’ fiori colti tanti che Dianabella, essendo stato tempo di portare corona, di più di xii merli l’arè’ portata fornita. E tal vita tenne Giacchetto di Dianabella più mesi.

Or perché le cose non si puonno far tante secrete (e masimamente tali faccende) che non si convegnino apalesare, divenne che a Simone suo marito fu mostrato chiaro che Dianabella li facea fallo. Subito richiesti alcuni suoi parenti, con loro dolutosi del caso, deliberonno al padre di Dianabella manifestare la cosa. E così se n’andaro a Michelozzo e tutto il fatto della figliuola li dissero. Michelozzo, malinconoso per più rispetti — e primo per la figliuola la qual’amava, apresso per Giacchetto, se con lui dovesse per questo fatto venire a guerra — , senza niente rispondere se non che disse: «Simone, al presente rispondere non ti posso per dolore ch’è a me venuto; e và e torna dapoi a me, et io ti darò qualche consiglio»; Simone doglioso si parte. Michelozzo subito pensò a Guerrier de’ Rossi suo fratello dirlo, uomo di grande cuore e senno.

Guerrieri, come ode questo fatto, pensò con un bel modo far star contento Simone, e disse a Michelozzo che lassi fare a lui. E di presente fe’ invitare tutta la consorte de’ Rossi, maschi e fem-