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novella lx 269

casa, la faccenda da impregnare, ma quanto poteano l’arte usavano. E sempre il sofumigio la Pippa facea. Venuto a entrare innel settimo mese, disse Sandro: «Maestro, la Pippa ha tanto grosso il corpo che mi pare alcuna volta che in sul corpo li monto la creatura volere di fuora uscire. E pertanto io dubito che non fusse di quelle che a vii mesi parturisse; e però trovate modo ad altro fatto». Lo maestro dice: «Io voglio venire, e vedrai se io arò buona medicina per questo fatto».

E mosso et andato a casa di Sandro, là u’ trovò la Pippa col corpo grosso e lo volto giallo, fingendosi la Pippa star grave, monna Nicolosa sua suoro dice: «O maestro, io sono stanca ad aver tanto tempo governata Pippa che non posso più; e però vorrei se ella dé morire che tosto si spacciasse, e se altre medicine ci sono a farla sana, l’adoperiate». Lo maestro cognoscendo che la malatia di Pippa increscea alla sorella, tirando da parte Sandro dicendo alla donna che un poco stesse da parte, tirato Sandro ad acostarsi a una parete di taule per parlare di secreto, monna Nicolosa si misse dietro per udire quello che ’l maestro dir volea a Sandro suo marito.

E cominciò maestro Lessio a dire: «O Sandro, io cognosco che la malatia di Pippa è incurabile e per certo penso non poterne aver onore; poi che io oggi l’ho veduta, me ne pare esser certo che il male che ella hae è un male che vo credendo s’apicchi altrui a dosso. E pertanto ora ti dico che qui non vo’ venire ogni dì com’ho fatto; et a te dico, se hai cara la tua persona, non te li acosti se vuoi viver sano e senza difetto. E perché dèi amare la donna tua sopra tutte le cose, serè’ ben che ella ancora non vi s’acostasse, però che alle donne tal male più tosto s’apicca che alli uomini. Ma se avessi alcuno luogo di fuori innel qual fusse persona che tu fidartene potessi, io direi che tùe la Pippa quivi mandassi, et areste fugito il pericolo tuo e quello della tua donna, che la dèi più amare che te».

Sandro, che s’è acorto che <’l> maestro s’è aveduto che monna Nicolosa s’è posta in luogo che tutto ode, fingendosi rispuose e disse: «Maestro, io cognosco che voi dite vero che ’l male della Pippa è molto apiccicaticcio, che da pochi dì in qua mi pare esser