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LX


La brigata giunta colla bella novella ad Aversa, là u’ ’l preposto trovò sommamente apparecchiato per la cena; e perché ’l giorno poco aveano mangiato per lo sterile camino, cenarono di vantagio con gran piacere fine all’ora devuta d’andare a dormire; et a l’altore disse che per lo dì seguente la novella ordinasse. E ditto, n’andarono a dormire.

La mattina levati, l’altore, che avea udito dire al preposto che la sera voleano essere a Partenopia, subito alla brigata disse:


DE DISHONESTO ADULTERIO ET BONO CONSILIO

Di Sandro, come ingravidò la cugnata maritata, ma lo
marito era ito oltramonti per uno anno per liverar certe
mercantie e non l’avea menata.


Nella città di Siena fu uno uomo di popolo, il quale di suoi rendite vivea senza far arte, nomato Giorgio Aciai; avea una sua figliuola nomata Nicolosa, maritata a uno mercadante ricco nomato Sandro, e una figliuola piccola, d’anni xii, chiamata per vezzi la Pippa.

Avenne, il ditto Giorgio passò di questa vita lassando alcun piccolo figliuolo maschio e le figliuole nomate; e tutta la cura del maschio e della femmina lassò a Sandoro suo genero et a Nicolosa sua donna. Essendo morto Giorgio padre di Nicolosa, Sandro e Nicolosa sua moglie si reconno in casa lo figliuolo maschio piccolo e la Pippa.

E dimorando monna Nicolosa doppo l’anno della morte del