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novella lviii 259

mattina non v’è venuto, disse: «Or ce l’abiamo levato da dosso questa seccagione». Lo marito della seconda tornato a desnare, la donna li disse come ser Piero era venuto et i modi per lei tenuti. Lo marito disse: «Ben hai fatto, che quando io il vedea mi parea vedere il diaule dell’infemo».

Ser Piero, che a casa della minor figliuola era ito, trovando la figliuola e ’l marito a taula, disse che Dio li salvasse. La figliuola e ’l marito disseno che novelle avea. Ser Piero disse: «Sono venuto a mangiare con voi». Dice la figliuola: «Il mio marito non ha comprato niente per voi stamani, però che sapete che dovavate andar alla vostra figliuola magiore, et eraci paruto mille anni che ’l mese passato fusse per non aver tanta faccenda». Ser Piero disse: «Figliuoli, io mi credea che anco fusse del mese, e poi che voi dite che è passato, io andrò quine u’ sarò riceuto». E voltòsi e scese la scala et a casa sua n’andò, et alla fante si fe’ aparecchiare da desnare, dicendole: «Oggimai fà da desnare e da cena per me e per te, però ch’è così ordinato». La fante disse: «Sarà fatto».

Et aparecchiato la mattina, ser Piero desnò con grande malinconia per quello avea fatto alle figliuole et a’ generi, d’aver dato loro quello che rimaso li era. E come savio pensò dello ’nganno a lui fatto dalle figliuole e generi vendicarsi. E subito se n’andò a uno gentilomo e ricco, al quale più volte ser Piero li avea prestati denari, nomato ser Marco da Ca’ Balda, dicendoli tutto ciò che incontrato li era delle figliuole e de’ generi. Ser Marco, udendo quello che a ser Piero era stato fatto, disse: «Comandatemi, e quello volete io farò». Ser Piero disse: «Io vo’ da voi che voi vegnate dirieto alla mia casa et aregate con voi ducati l mila, e mentre che vi pare innella mia camera intrate (e le chiavi d’essa a voi darò ora), e quelli denari mettete inello mio arcibanco, stando voi sempre da piè de’ letto». Dicendoli: «Io condurrò li miei generi e le miei figliuole in casa, et intrato in camera solo e chiuso la camera, me li lassa innomerare, e poi ne li porta et araimi contento». Ser Marco disse ch’erano presti.

E dato l’ordine che una domenica mattina fusseno li denari <portati>, ser Piero stato alquante stimane che a’ generi né alle figliuole niente avea ditto, né eliino a lui per non averne spesa, se