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et ella tutto farà. Gotifredi dice che la terra li dia, cioè l’entrata, e lui manderà per genti di Sesmondo giudici che per essa vegnano: «Sotto spezie che lo figliuolo di Sismondo ti debia prender per moglie. E lui et io verremo, et aperte le porti, entreremo dentro; e tu con meco ne verrai, e la terra rimarrà a Sismondo giudici, e noi questa e dell’altre aremo assai».

Zuccarina, che la rabia indel culo l’avea già fatta ismemorare che non cognoscea la sua disfazione, diè l’ordine come Gotifredi li avea ditto. Et usciti di camera, narronno a Passamonte che ella era contenta d’esser maritata al figliuolo di Sismondo giudici nomato Dragonetto.

Passamonte lieto facendo doni a Gottifredi, e licenziato, si partìo e tornò a Sismondo giudici, dicendoli tutto il trattato fatto, ma che non avea potuto adempiere il fatto senza aver promesso prender Zuccarina per moglie; dicendo: «Voi sapete che a me la vostra figliuola promessa avete; io non vorrei per questa promessione fatta a Zuccarina perdere la vostra». Sismondo dice: «Come farai, che du’ <mogli> aver non puoi?» Gotifredi disse: «Come aremo auto il castello, et io, condutto Zuccarina fuori, in mare l’anegherò». Sesmondo, che avea volontà del castello, disse che a lui piacea. Gotifredi disse: «E’ conviene che voi diate nome che ’l vostro figliuolo Dragonetto vada per prendere Zuccarina; et aparecchiate le brigate et io con loro, e ’l castello di notte ci sarà dato». Sesmondo dice che bene avea ordinato. E ditto a Dragonetto come l’avea dato per moglie Zuccarina, figliuola di Passamonte del castel di Castri, e che volea che andasse con Gotifredi a menarla, e Dragonetto disse ch’era contento.

E fatto armar le brigate, Dragonetto <con> Gottifredi mossi e caminati presso al castello, Zuccarina aperto le porti, e le brigate messe in punto, entrati preseno la terra. E morto Passamonte, e Gottifredi, menatone Zuccarina et al mare condutta, quine presente alquanti baroni di Dragonetto, innel mare la somerse. E così Zuccarina morìo.

Dragonetto, che non trova innel castello Zuccarina, domandando di lei, fuli ditto Gotifredi averla di fuori condutta, innel mare afogata. Sentendo questo, Dragonetto disse: «Or sono io