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E mentre che tali parole diceano, venne Gotifredi e rapresentòsi dinanzi a Pasamonte presente la figliuola, faccendo bella acoglienza e savia imbasciata contenente che ’l giudici d’Arborea serè’ volentieri con lui in buona concordia: «E che de’ modi da esser amici e parenti assai ce n’ha, si per rispetto di vostra figliuola al figliuolo del giudici Sesmondo, si per vostro figliuolo alla figliuola ». Passamonte, ciò udendo, d’allegrezza lagrimando, disse a Zuccarina che la risposta facesse a Gotifredi. Zuccarina disse: «Padre, lassate questo fatto a me». E prese Gottifredi per la mano et in una camera lo menò.

E quine <essendo> soli, Zuccarina disse: «Gotifredi, io ho sentito di tua gentilezza fortezza e ricchezza, e queste cose non posso al presente sapere, ma la tua apariscenza me ne fa quasi esser certa; ma della gioventù e bellezza che di te ho udito, senz’altra prova ne sono chiara che così è come io ho sentito; e queste due cose mi danno a credere l’altre. E pertanto, prima che ad altre parole vegnamo, ti prego mi dichi qual cagione t’ha in queste parti condutto. E questo non mel celare, sia che si vuole, però che prima che qui venissi, io ti fui innel cuore fitta, disponendo me a ubidir tutto ciò che a me comandassi, se chiedessi la persona e tutto ciò che mio padre possiede e questa terra, di tutto fare la tua volontà».

Gotifredi, che ode Zuccarina tanto sodo parlare e con tanto amore, diliberò apalesare il perché era venuto; e disse tutto ciò che lui s’era vantato, dicendo: «Io mi vantai dar questo castello a Sismondo giudici d’Arborea». Zuccarina, che ciò ode, disse: «O Gotifredi, se io di ciò ti facesse contento, vuo’mi tu prender per donna e mai non abandonarmi? Et io ti darò il castello con tutto ciò che mio padre possiede, e di lui e della terra farai tua volontà». Gotifredi disse di sì e così li le promisse e giurò d’osservare.

E per più certezza della cosa, Zuccarina avendosi fatta sposare et uno anello d’oro da lui riceuto, et a lui ne diede allora uno di carne, con molti baci. Gotifredi, che li parea aver auto il suo con- tentamento, allegro disse: «O Zuccarina, omai possiamo parlare a sicurtà». Zuccarina dice che disponga quello vuole ch’ella faccia