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novella li 231

E come Alesandro serà venuto, doppo l’onore a lui fatto, e desnato, lui ti domanderà come li omini tuoi si contentano e come ti sono ubidenti, e tu risponde prima che altro ti dica: «Vi vo’ far la prova se’ miei sottoposti a me sono ubidenti». E farai in sua presenzia la donna le servigiali le cameriere e tutti della tua casa subito a uno parlare, tutti, presente Allesandro, spogliar nudi; e comandando prima alla donna tua e poi a li altri, faccendo prima la richiesta di tutti, così di donne come di omini». E molte cose li disse che non sono di bisogno a tal novella notare.

Cosmal messo tutto in efetto come Aristotile li disse, venuto Allesandro presso alla città, Cosmal co’ suoi baroni andato incontra, e con quanto onore si può fu ricevuto. E desnato, Allesandro domandò Cosmal come i suoi sudditi li erano ubidenti. Cosmal disse: «Io vel mosterrò». E subito mandato per la donna e per tutti di casa, avendone la scritta in mano e faccendone richiesta, trovò tutti esser quine. Cosmal disse: «Donna, e voialtre, nude vi spogliate in presenzia di tutti». La donna subito così fe’. Allesandro, ciò vedendo, disse fra sé: «Questo non farè’ la mia donna». Apresso Cosmal disse a tutti li omini che quine erano che si spogliasseno; e così fu fatto. E tanto stenno nude, fine che Cosmal piacque.

Disse Allesandro: «Ben è che omai le facci rivestire». Cosmal comandò che si rivestissero, e fue fatto. Alesandro disse: «Deh, dimmi, Cosmal, per cui consiglio vivi?» Cosmal disse: «Per consiglio di Aristotile». «Or come! È Aristotile vivo?» Cosmal disse: «Signorsì». «E dove sta?» «Io non so, ma ben potrei sapere d’ove capitò quando qui apparìo. E allora mi diè certo ordine il quale sempre ho servato: e prima m’acomandò che alla mia famiglia mi faccia ubidire e poi a tutti li altri». Allesandro, udendo che Aristotile era vivo, ebbe gran piacere, e disse a Cosmal che di lui investigasse, però che volea che a lui tornasse. Cosmal disse: «Lui mi disse che mentre che madonna Orsina con voi stesse, che mai innanti non vi verrè’, tanto fu la vergogna che per lei sofferse; nondimeno io penso quando il richiederete, lui verrà a voi».

Allesandro, che ha desiderio di ritornare a casa, dicendo fra sé: «Cosmal è un piccolo signore e fassi tanto ubidire in casa sua, et io che sono signore del mondo non serò sì tosto ubidito dalla