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ubidire. E poi seguitò a l’altre cose le quali qui non si diceno; ma ben dico che la fama di Cosmal per tutto era lodata di buono e giusto regimento.

Madonna Orsina dice ad Alesandro: «Ora potete comprendere che è di stare al consiglio di uno matto e smemorato che a una fanciulla s’ha lassato ingannare». E tutta la novella li narrò. Allesandro, doloroso della vergogna che Aristotile ricevuto avea, et apresso che lui non sapea dove fusse capitato, e non potendo da neuna parte poter sentire di lui, stimò per dolore si fusse ucciso, E di questo portava singularissimo dolore; e così dimora. Madonna Orsina, parendoli avere fatto assai ad avere svergognato il savio Aristotile, come matta stava allegra quando vedea Allesandro stare malinconoso, dicendo ella fra sé: «Ormai non riprenderà Allesandro di quel fatto, né anco me, se piú ne tenesse». E per questo modo stando, madonna Orsina richiedea Allesandro di quel fatto più ch’Allesandro far non volea, però che non ostante che Aristotile partito si fusse, nondimeno li suoi amaestramenti oservava, e dicea <a> Orsina: «Taci, che io da’ consigli d’Aristotile io non mi debbo partire». Madonna Orsina, che avea la rabia al culo, pensò potere il suo apetito in parte contentare: e trovò uno giovano bello, il quale in modo di femmina per sua cameriera tenea, e per questo modo si facea battere la lana del tristo montone.

Dimorando le cose ditte più tempo, venne volontà ad Alesandro d’andare innella città dove Cosmal dimorava perché di sua vertù molto avea sentito; e mandòli a dire che lo spettasse uno giorno nomato, che lui volea quine essere. Cosmal, avuto la lettera del suo signore, subito ad Aristotile la porta, dicendo che ’l consigliasse di quello che dovea fare intorno all’onore et a l’altre cose di Allesandro. Aristotile, che avea sentito che monna Orsina poco si curava che Allesandro con lei giacesse e che di nuovo avea prese alcune servigiali, stimò quello ch’era.

E subito spirato da Dio, disse: «O Cosmal, sopratutto dispuoni a fare onore a Lesandro et a’ suoi se tutto ciò che hai spendere dovessi, però che tutto fi’ ben speso; apresso, fà che la tua donna e famiglia e tutti di casa, senza replicare, a uno dire t’ubidiscano.