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novella li 229

parenti?» Disse Viuola: «Che colui che prima svergogna neuna di noi dé essere prima x passi cavalcato e poi hanno di noi piacere». Disse Aristotile: «Cotesto farò io bene, ma come aremo sella e briglia?» Disse Viuola: «Io prenderò quella che mia madre adoperò la prima volta che coll’uomo si congiunse». Aristotile disse: «Falla presta». Disse Viuola: «Io l’ho messa innel giardino, che oggi quando madonna dormirà vi voglio dar piacere». Aristotile allegro disse: «Et io sono contento». Viuola partita, e tutto a madonna Orsina disse, et ordinò ciò che bisognava.

Venuta l’ora, Allesandro andò a madonna Orsina et in camera con lei trovòsi. E Viuola andò ad Aristotile dicendo: «Omai è tempo». Aristotile desideroso andò innel giardino. Viuola, aparecchiato la sella e la briglia, e messal’a Aristotile, e su sagliendo, Aristotile cominciò a fare i passi.

Madonna Orsina, che di tutto era amaestrata, prendendo per la mano Allesandro li disse: «Io vi voglio mostrare Aristotile quanto sa consigliar voi che meco non usiate se non a punti di stelle e lui a ogni ora tal mestieri cerca di fare, e per più aver suo agio, con Viuola innel giardino si riposa. Andiamol’a vedere». Allesandro, che questo ode, andò in sul portico e vidde Aristotile esser da Viuola cavalcato. Parendoneli male, disse: «O Ristotile, u’ è il senno tuo?» Aristotile, che ode la voce di Allesandro, alzò la testa e vidde Allesandro e la donna, e disse: «Il mio senno è innel culo di Viola».

E subito levatosi, per vergogna della terra si partìo et andò in una città dov’era uno signore nomato Cosmal, il quale, come vidde Aristotile, subito faccendoli reverenzia li disse: «Che buone novelle?» Aristotile disse: «Se tu mi vuoi prometere di non apalesarmi a persona, io da te non partirò che io t’arò fatto tanto onorare che sempre ne sarai lodato». Cosmal, che disiava aver buono consiglio, sapendo il senno di Aristotile, subito disse: «Maestro, comandate et io ubidiròe». Aristotile disse: «Et io non ti vo’ comandare, ma de’ buoni exempli ti farò maestro».

Cosmal, lieto che Aristotile rimane con lui, secretamente come Aristotile vuole lo tiene. E ’l primo comandamento che Aristotile insegna a Gosmal si fu che alla sua donna e famiglia si facesse