Pagina:Sercambi, Giovanni – Novelle, Vol. I, 1972 – BEIC 1924037.djvu/221


novella l 221



DE PRUDENTIA IN CONSILIS

<Di> monna Cicogna, che lo figliuolo andò col padre in
consiglio


N>el tempo che Roma reggeva a senato, prima che altra legge si facesse, quelli che erano di consiglio menavano quando erano richiesti a’ consigli li loro figliuoli piccoli per vezzi, come molti matti oggi fanno che vorenno che uno suo figliuolo di iii o iiii anni stia in banca a sedere con omini vecchi (e quanti ne sono stati e sono innella nostra città di Lucca che a ugni ora quando seranno richiesti in palagio a stretti consigli vi menano uno fanciullo che dirà: «Babbo, io vo’ cacare». Et essendo il padre al consiglio stretto dirà: «Aspettate fine che io ho menato a cacare il mio figliuolo». E per questo modo i comuni sono consigliati!).

Divenne, uno Romano nomato Simone avendo uno suo figliuolo nomato Merlino, auto di una sua donna nomata madonna Cicogna, la quale di continuo dal figliuolo volea sapere quello che inne’ consigli di Roma s’era fatto, lo fanciullo tutto dicea. Avenne un giorno che ’l ditto Simone fu richiesto per istretto consiglio fusse a palagio. Simone con Merlino suo figliuolo andò al consiglio, e quine praticato alcuna cosa molto stretta, fu per lo senato ordinato, acciò che spandere tal secreto non si potesse, che ognuno giurasse sotto pena della testa che il consiglio non si apaleserè’; e tal sacramento fu dato al padre di Merlino. Merlino fanciullo, udendo il comandamento e vedendo il sacramento fatto, subito si puose in cuore di non dirlo alla madre.

E licenziato il consiglio e Merlino tornato a casa, madonna Cicogna sua madre domandando Merlino che s’era fatto in consiglio, Merlino dice: «Madre, e’ non s’osa dire». La madre disse: «Io lo vo’ da te sapere». Merlino dice: «Madre, non vogliate sapere, però che a mio padre è stato dato in sacramento sotto pena della testa che il consiglio non si apalesi. E pertanto io non vel direi mai». Madonna Cicogna, che hae la volontà bestiale, disse: «O tu me lo di’ o io ti batterò per modo mel dirai». Merlino disse: «Madre, voi dovreste amare la vita di Simone vostro marito.