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XLI


G>iunto lo preposto e la brigata a Roma essendoli piaciuto la novella de’ du’ amici, dicendo: «Tutti noi abiamo a rimanere in Roma almeno di x dì per prendere queste perdonarze e per vedere le cose antiche. E però comando che il giorno si vadi cercando tutti li perdoni e la sera, tornati all’abitagione, non vo’ che si canti né balli né stormenti si suonino; ma in cambio di tali cose comando a l’altore che una novella piacevole dica alla brigata fine che ora serà d’andare a dormire; e questa maniera vo’ che s’oservi, ma ben li comando che ora dica qualche moralità e poi segua quello ho ditto»; l’altore presto disse:

«O padre, eletto al popul cristiano
per fare osservar la legge
divina, e mo’ ti fai santo chiamare,
che tutto ’l temporal vuoi tu romano,
sogiochi e chi t’elegge
per libertà e lo ’mperio aterrare.
Tu, Pietro, prima pietra dell’altare
fondato per Colui che ’l sangue sparse
(per nostr’amor tant’arse!),
credo quel ch’ora vedi non pensasti,
che le chiavi che in man ti puose il Verbo
dovesser far superbo
costui, che l’ha da chi tu le lassasti;
né credesti che stesse allor sì fiso
che le reni volgesse al Crocifisso».