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182 g. sercambi

dicea una avemaria, e la sera ne dicea per la notte un’altra. E questo era tutto lo bene che questo conte facea, né mai altro bene si disse che lui facesse.

Avea questo conte molti maliscalzoni e ladroncelli e d’ogni cattiva condizione, ai quali avea comandato che ogni di facessero o furto o rubaria o micidio; e più, che a tutti, sotto grave pena ditto loro che mai persona che trovassero innel suo terreno che a lui per neuno modo si presentasse, ma che rubato che fusse quello uccidessero. E ogni cosa crudele li piacea più che le pietose. E per questo modo moltissimi prelati, mercadanti et altre buone persone, oltra le rubarie a loro fatte, erano stati morti. E la sera tornavano i ladroni e diceano: «Messere, oggi abiamo ucciso tre preti e du’ mercadanti et alcuno povero che andava acattando; e tutti spogliati e rubati e loro innel bosco alle fiere i corpi abiamo lassati, e la robba loro v’abbiamo arecato». Lo conte ciò vedendo et udendo dicea: «Bene avete fatto»; e dato loro la parte della robba e l’avanzo per sé tenendo, dicendo loro: «Così fate sempre, che sia che si vuole, morto e rubato sia».

Lo dimonio vedendo questo conte tanto mal disposto pensò volerlo in anima et in corpo possedere. E gittatosi in forma d’uno cuoco, per certo modo comparto a casa del conte dicendoli se avea bisogno d’un buono cuoco che lui lo servirà volentieri. Lo conte, che d’uno avea bisogno, disse che sì. E fattolo suo cuoco, lo dimonio fa alcune vivande finissime: al conte piace il suo servigio.

E non molti dì fu stato che una sera essendo adormentato il conte, lo dimonio <lo volea> la notte in dormendo portare a lo ’nferno. E come sei volse puonere a dosso, subito aparìo la Vergine Maria in forma di una donzella dicendo: «Satanas, che vuoi fare?» Lui disse: «Vo’ne portare questo diaule a l’inferno, che mai non fece altro che male». La Vergine Maria disse: «Questo non farai tu al presente, né mentre che lui dirà per mio amore quello ha ditto sempre». Lo dimonio dice: «O che ha ditto che io non nel possa menare?» La Vergine Maria dice: «Ha ditto per lo dì una avemaria e per la notte un’altra, e tanto quanto questo dirà non vorrò che tu nel porti; e non vo’, il dì quando l’ha ditta, abbi potenzia sopra di lui tutto quel dì, e simile quando da sera