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162 g. sercambi


Giannotto Monaldi sente che Lamberto per ladro è stato menato al podestà: subito con suoi consorti se ne vanno al podestà per sapere di Lamberto la convenenzia, dubitando Giannotto e sperando fusse vero, perché la sera dinanti li era stato ditto come nudo fu veduto in Mercato Vecchio. E giunti al podestà e richiestolo dimandando del giovano, lo podestà dice: «Egli è ladro, et hami confessato che quello mantello e quella cappa impegnò per fiorini xx e che i denari ha convertiti in suo uso, salvo che fiorini ii, de’ quali spera comprarsi un paio di calze et uno cappuccio. E questo è verissimo, ché l’usorieri lo confessa che lui fu quello liel portò». Lo padre di Lamberto e li altri parenti piangendo disseno al podestà che li piacesse di lassare loro parlare al figliuolo. Alle quali parole lo podestà disse: «Volentieri». E fe’ venire lo giovano.

E vedendo Lamberto il padre e li altri parenti piangere, disse: «O padre e voi parenti, perché piangete?» Lo padre e li altri disseno: «Perché tu hai fatto cosa che mai non dobbiamo esser contenti, e duolci assai che per ladro tu convegna morire, che mai neuno di nostra casa non fu ladro e tu ora se’ diventato. E questo è il dolore che noi portiamo». Lamberto disse al padre et a’ suoi parenti: «Per Dio, non piangete, che se ’l podestà mi vorrà fare ragione io <vi> farò contenti». Lo podestà dice: «Se altro non ho, Io ti farò apiccare». Lamberto dice: «Se ragione mi farete, voi non farete così». Lo podestà disse: «Come, puoi tu negare che ’l mantello e la cappa non abbi impegnato et in tuo uso et utilità li denari convertiti?» Lamberto disse: «O podestà, io vi prego piaccia cavar il mio padre di questi pensieri e li altri miei parenti». Lo podestà disse: «Tosto i’ ne li caverò ch’è fatto di te giustizia, ma non lassate questo dolore». Lamberto risponde: «Siamo alle <vostre> mani e se le miei ragioni non son vere, fatemi morire; se altramente trovate il vero, asolvetemi». Lo podestà vedendolo tanto aldace disse: «Et io ti servirò. Che vuoi dire?» Lamberto disse: «Mandate per la donna e per li suoi parenti e mandate per frate Balasta, e quando saranno alla vostra presenzia io dirò la mia ragione e loro diranno la loro. E se io non hoe ragione fatemi quello volete. E prego il mio padre e li altri parenti che a voi non