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donne lo pincoro dell’uomo; e qual meglio dicesse fusse chiamata sopra l’altre maestra. E posto la quistione, la prima nomata Dolcebene disse: «Io per me lo vorrei di ferro perché non si potrè’ mai romper’e come questo sarè’ molto duro». E tacéo. La seconda nomata Perla, chiese: «Io lo vorrei d’osso d’avolio però che serè’ pulito e non mi rafrederè’ l’ugello insaziabile». E più non disse. La terza, ch’è ’l suo nome Caracosa, disse: «Et io vorrei quell’ugello di nerbo». Ditte le loro volontà e non avendo tra loro chi asolvere le sappia disposeno ad andare a mona Bambacaia acciò che ella come maestra sappia dichiarire qual dé esser di loro maestra.

Et andatene a monna Bambacaia et esposte loro quistioni, monna Bambacaia intese ch’ebbe tutte le giovane, rivoltosi a tutte volse sapere il perché Dolcebene lo volea di ferro. Dolcebene disse: «Perché il ferro è duro e mai rompere e’ non si può». Rispuose monna Bambacaia: «La tua speranza è falsa, però che il ferro, essendo freddo per sua natura, rafrigera quel membro che vuol di continuo stare caldo e per lo star caldo desidera sempre stare coperto: ti dico non dèi esser chiamata maestra».

E poi a Perla disse che assegnasse la sua ragione. Perla rispuose: «Perché l’osso è molto duro et è pulito, e questo vuole la nostra volontà». Madonna Bambacaia disse: «Lo tuo pensieri non è buono, però che naturalmente l’osso non ha sentimento et è arido, e la natura femminile desidera cosa fruttifera: e per questo non meriti maestra esser chiamata».

A Caracosa disse che mostrasse della sua quistione la verità. Caracosa rispuose: «Perché ’l nerbo è alquanto sensibile et è uno membro assai domestico; et è boccone che la nostra bocca, che sempre desidera aver in bocca qualche cosa, può quello conducere in che luogo vuole». Monna Bambacaia, udendo assai bella ragione ma non anco efícace, disse: «Di vero io ti darei il maestrato di costoro, se avessi ditto compiutamente, ma perché hai in alcuna cosa fallito sono contenta che prendi tùe lo primo onore».

E voltòsi a tutte e disse: «Et io lo vorè’ di grugno di porco, che quanto più rumica più diventa caloroso». Le giovane, udito monna Bambacaia, dissero: «Di vero per le donne farè’ se fusse di grugno di porco». E partironsi.

Ex.º xxvi.