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XXVI


Giunto il preposto e la brigata in uno bel prato fiorito colle dilettevole novelle de’ du’ simplici, postosi a sedere innel mezzo di quel bel prato e la brigata d’intorno et a l’autore comandando che, mentre che innel prato dimorano, alcune novellette di piacere dica fine che la brigata si serà riposata, l’altore con reverenza disse che farè’ il suo comandamento, dicendo a tutta la brigata: «Omini e donne d’ogni condizione, chi desidera piacere ascolti alquante novelle che vo’ a dire»; incominciando in questo modo:


DE PLACIBILI SENTENTIA

Di monna Bambacaia da Montescudaio,
savissima in dar sentenzie.


Nella città di Pisa fu una gentilissima donna e contessa lo cui nome fu madonna Bambacaia de’ conti da Montescudaio, donna d’una profonda virtù et onesta del suo corpo, alla quale omini e donne andavano per risposta d’alcune quistioni e d’altre cose.

Or perché la brigata e voi, preposto, vi siete in uno dilettevole luogo posti a riposare e fugito l’aire cattiva di Bolsena, per rinfrescamento dirò alcune belle novelle e sentenzie per la ditta madonna Bambacaia asolute e narrate. E prego ogni persona a cui più diletta che quelle tegna a mente, incominciando prima dalle donzellette, le quali, pungendo loro la latuga per tenerezza, possano ad exemplo cognoscere il vero dal falso.

Dicendo: tre giovanette essendo in uno prato come noi ora siamo, mosseno tra loro una quistione. Il tinore di tale quistione fu in questo modo: che l’una dicesse di che sarè’ meglio per le