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102 g. sercambi

quali il giustizieri li fe’ apiccare — veduto Cupin l’impiccati e ben vestiti, si mosse et andò al giubetto, e quine spogliòsi in camicia, e montato in sulle forchi tutti li ditti apiccati ispogliò. E poi rivestitosi, tutte le robbe che furate avea ne portò, spettando che de’ nuovi vi s’apiccassero.

E non molti dì steo che di nuovo circa x il giustizieri ne menò al giubetto per impiccare. E vedendo li primi esser nudi in camicia, meravigliandosi chi quelli avea spogliati e non potendo sapere tale cosa, diliberòe pensare qualche modo di trovare quel ladro che a li altri rubava. E feceli condurre al giubetto et impiccare e ritornò con dare ordine di mandarvi alcuni a vedere; e così fe’.

Cupin che stava atento, veduti quelli che di nuovo erano impiccati, subito se n’andò al giubetto. E spogliatosi in camicia e concio uno cavestro alla forca con uno nodo di sotto pendente incominciò a spogliare. E quando l’ebbe tutti spogliati, vidde dalla lunga alcuni venire li quali lo giustizieri li mandava alla guardia per vedere chi era quello che i ladri apiccati ispogliava. E tali viddeno in quel punto uno sopra le forchi; e speronando verso il giubetto per giungerlo, Cupin, che ha veduto coloro di trotto venire al giubetto, quel nodo del capestro co’ denti prese e tra li apiccati nudi si misse pendente colle mani dirieto. Li guardiani giunti al giubetto e non vedendovi persona, ché stimavano tutti essere impiccati, e vedendoli tutti in camicia si meraviglionno forte come colui che da la lunga aveano veduto non aveano trovato: si ritirorono arieto e tutto ricontarono al giustizieri. Lo giustizieri pensò trovare altro modo. Cupin, partiti coloro, subito prese li <vestimenta> de’ ladri, si partìo e quelle nascose, sperando ogni giorno tenere questi modi.

<Essendo> Cupin in Parigi e vedendo tre menare al giubetto, li quali aveano assai «(tristi e poveri) vestiti, salvo che uno di loro avea una scarsella di stima di grossi due, disse: «Cotesta scarsella sarà mia; e simile cotesti panni, posto che tristi siano, me li torròe». Lo giustizieri, secretamente senza dimostrare a persona quello che volea fare, innomerò e tutti quelli ch’erano al giubetto e giungendovi li tre; e tutto tiene a mente.

E impiccati quelli tre, tornò a Parigi e disse ad alcuno che an-