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Autunno del 1903.
Cara signorina
,
In un angolo della Campania Felice, di quella bella terra ferace e ardente, onde venne la mia razza e ove io desidero di chiudere la mia vita, in solitudine pensosa e operosa, voi coltivate un delizioso giardino e le vostre mani, provvide e tenere amiche dei fiori, seguono l’impulso della vostra anima bella e taciturna, ove vivono i più cari sentimenti.
Assai volte, la ricchezza floreale del vostro giardino, inviata a me con spirituale simpatia, ha riempito di poesia e di profumo la casa del mio lavoro. E in ricambio, io voglio mandare a voi, in segno della medesima simpatia, questo libro semplice e umile, di cui comprenderete la sincerità.
E ricordatemi!
MATILDE SERAO
Alla signorina
LETIZIA CASTALDO
MADDALONI
(Terra di Lavoro).