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II.

LA GRANDE GIORNATA.

Nella sua lenta e chiaroveggente agonia, il padre gli aveva detto, con la rauca voce dei tisici:

“Riccardo, mi vuoi bene?”

“Papà, perchè mi dici queste cose?”

“Se mi vuoi bene, niente giornalismo.”

Lo sguardo del morente era così lucido di sgomento e di pietà paterna, la intonazione era tanto tetra e supplichevole a un tempo, che il giovanetto balbettò: “.... Niente giornalismo.”

“Niente, niente. Vedi come si muore?” soggiunse, con tutto il rammarico di una vita travagliata e inutile.

E se il funebre testamento di suo padre, consistente in quelle poche parole, non fosse bastato, sarebbe bastato, pel cuore di Riccardo, il ricordo dell’agonia paterna. Lo aveva visto ammalarsi di bronchite, presa uscendo dalla tipografia caldissima all’aria fredda della notte,