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una catastrofe 389

naggio laceratore. Ve ne scongiuro, pel vostro talento, pel vostro decoro, per queste dolorose confessioni che vi ho fatte, e che non farei mai a nessuno! Salvatevi, salvatevi.”

Antonio Amati non rispose.

“Avete una madre, voi? Non la disubbidite. È fatale. Io mi sono perduto, perchè ho disubbidito a mio padre.”

“Non posso,” disse il giovanotto, con voce grave. “Farò il giornalista.”

Un silenzio profondo seguì quelle parole dette con una convinzione irremovibile.

“Siete credente, voi?” gli domandò il vecchio Riccardo Joanna.

“No.”

“Io, sì. Che Iddio vi assista, dunque.”

Fine.