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376 una catastrofe.

osa chiedergli nulla. Ella soffre in silenzio; egli soffre in silenzio. I bimbi nascono nella malinconia e crescono nella malinconia....”

“Doveva essere buona vostra madre.”

“Credo. Non l’ho mai conosciuta. È morta assai giovane.”

“Mia madre è buona.”

“Amatela assai, amico.”

Un silenzio di tenerezza si fece fra loro. Il sigaro di Riccardo si era smorzato: egli non lo riaccese.

“Grandi soddisfazioni dà il giornalismo! È vero. Potete incrudelire col vostro più gran nemico, e voltare e rivoltare la freccia nella ferita che gli fate. E voi passate un’ora deliziosa, ogni tanto, tenendo alla punta della vostra penna il cuore palpitante della persona che detestate! Ma oggi a uno, domani a un altro: questa volta ve la prendete con un partito, un’altra volta con un’associazione, quest’altra con un gruppo; la schiera dei vostri nemici cresce, si moltiplica, diventa una legione. Voi sentite l’ostilità e aumentate di audacia; ma viene, viene l’ora nera in cui vi vedete solo, sventurato, senza forza, senza coraggio; viene l’ora nera in cui questa legione vi circonda, così fitta, così salda, così minacciosa, che voi chinate il capo e desiderate ardentemente la