Pagina:Serao - Vita e avventure di Riccardo Joanna, Milano, Galli, 1887.djvu/338

328 una catastrofe.


Amati lo guardò un po’ mortificato.

“Ciò non mi riguarda,” riprese poi, il buon giovanotto: “io sono a gratis. Ciò riguarda loro. Che dicono, essi?”

“Nulla.”

“Nulla?”

“Cioè, alcuni strillano, alcuni si lamentano, alcuni se ne vanno, altri si rassegnano e restano, sperando sempre.”

“Ma da che dipende?” chiese ingenuamente Antonio Amati.

“Dalla mancanza dei quattrini,” disse asciutto, asciutto, Riccardo Joanna.

“Il Tempo non ha quattrini?”

“No.”

“E perchè?”

“Mah! Nessun giornale ha quattrini.”

“Nessuno?”

“Nessuno.”

“Neppure quelli a trentamila copie?”

“Neppure quelli a centomila.”

“Da che dipende?”

“Non lo saprei dire: ma accade sempre così.”

“Io vado a fare l’articolo,” mormorò remissivamente Antonio Amati. “Per che ora lo debbo fare?”

“Per l’ora che le piace.”