Pagina:Serao - Vita e avventure di Riccardo Joanna, Milano, Galli, 1887.djvu/319


eldorado. 309

e la cordialità, la lasciò a un tratto trapelare tutta.

“Io faccio quel che posso,” mormorò Joanna.

“Via, sacrificatevi, voi avrete una pagina gloriosa negli annali della nostra storia politica. Restate sulla breccia, non la lasciate occupare dall’inimico. Che debbo riferire agli amici?”

“Che agirò secondo coscienza.”

“Niente altro?”

“Mi pare che basti.”

“Una parola più precisa?”

“È l’unica che potevo dire.”

“La vostra coscienza è sicura: io me ne vado contento. Addio, caro martire. Voi avrete uno splendido avvenire.”

Riccardo s’inchinò, senza rispondere: e accompagnò il deputato sino alla porta. Giusto in quel momento entrava l’usciere con una lettera: era un biglietto da visita dell’onorevole Bolognetti, che diceva semplicemente aver potuto ottenere, come ultimo sacrificio, tre quarti della somma che Riccardo Joanna chiedeva. Il milione e mezzo non era dichiarato, ma era sottinteso. E subito Joanna prese un suo biglietto da visita e vi scrisse:

“O tutto, o niente.”

In carrozza, quel giorno, a villa Borghese, dove egli si recò, — come ogni giorno vi an-