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eldorado. 307


“Così giovane ancora e così saldo?”

“Venti anni di giornalismo valgono per sessanta: io mi son guadagnato il mio riposo.”

“Un lottatore forte come voi, non si deve arretrare dal campo, parrebbe una vigliaccheria.”

“Sono troppo stanco.”

“Ma via, non lo ripetete; non vi fa più dunque piacere questo potere, che sebbene sia il quarto, incute tanto timore a tutti gli altri? Noi stiamo sul banco dei rei: voi siete i giurati e potete assolverci o condannarci.”

“Sono vecchio.”

“Ma che! Pensate che se ve ne venisse la voglia, quante novelle vie si aprirebbero facilmente alla vostra attività: la banca, l’industria, la politica....”

“Nulla mi tenta più, onorevole, io ho consumato tutti i miei desiderii: non vi sono più Margherite per questo vecchio Faust....”

“E poi pensate che perdita farebbe il partito, non avendo più voi per campione.”

“Oh si consolerebbe facilmente.”

“Non tanto, non tanto: vi sono persone che non si sostituiscono. E se il giornale non più posseduto e diretto da voi, deperisse, o peggio, cascasse in cattive mani, quale danno al partito!”