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i capelli di sansone. 187

idoli adorni di ricchi voti lo trasportavano via sopra le ali rapide del desiderio, e in fondo, nell’orizzonte del sogno, una leggera figura di biondina smorta appariva. Elsa Maria, una poetica sottile figura di donna dagli occhi dolcissimi, dalle chiome morbide sempre adorne di mughetti, in tutte le stagioni. — Bisogna che io trovi dei mughetti, — pensò il poeta.

E si avviò verso il Pierangeli in Via Frattina, ma a mezza via un’idea lo trattenne. Gli dovea dei quattrini al Pierangeli, non era possibile ritornarvi: eppure gli occorreva un ramo di mughetto, a ogni costo, per quella sera, per piacere a Elsa Maria, la delicata signora di quel grosso e grasso signore che era Pietro Magoz: Elsa Maria andava ogni sera all’Apollo a sentire il Lohengrin. Riccardo cercò il ramoscello di mughetto da tutti i fiorai minori, che stanno nei portoni e da quelli ambulanti, ma non ne avevano, la stagione era troppo inoltrata: e il bisogno di quel ramoscello verde carico di fiorellini bianchi si fece così impetuoso, che Riccardo entrò ansioso nella bottega profumata della Zamperini. Ne aveva, ella, dei mughetti, ma già un po’ mangiati dal caldo primaverile, già un po’ rosicchiati dalla ruggine dei fiori. Il migliore dei ramoscelli Riccardo lo pagò due lire. Lo portò via, felice, tranquillo, coi sensi soddisfatti.