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i capelli di sansone. 169

il capo, le mani congiunte, orava fervidamente. Non si alzò che dopo qualche tempo, s’inchinò, fece un ampio segno di croce e si pose accanto a Riccardo. Passeggiarono insieme, guardando distrattamente i monumenti, scambiando qualche parola.

“La chiesa è troppo vasta.”

“E fredda,” e rabbrividì sotto il suo mantello di velluto nero che sembrava una coltre funebre.

“Voi pregate però, qui, signora.”

“Prego sempre.”

“Che gli dite a Dio?”

“Tutto.”

“Ditelo anche a me.”

“No.”

“Perchè?”

“Perchè.... così.”

“Che volete da me, allora?”

“Non voglio nulla.”

Tacquero, ella già chiusa e diffidente, gelata nel misticismo bizzarro del suo spirito, indietreggiando spaventata e sospettosa innanzi al fatto che stava per compiersi: egli scontento ed offeso nel suo amor proprio di uomo, sentendo il ridicolo di quella posizione, di due che non si amano e che si pentono di aver voluto cominciare ad amarsi.