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6 piccolo.


“Signorino mio, che vi posso fare? ditemelo voi.”

“Voglio un pollo, tutto un pollo, tutto per me, Marià,” disse il fanciullo.

“Non può essere, signorino mio.”

“Io voglio il pollo,” disse il fanciullo freddamente, con l’alterezza del gran signore avvezzo a comandare.

“O Madonna mia? come vi posso comprare il pollo? Proprio non posso.”

“O Marià, Marianna mia cara,” disse il piccolo seduttore, con una voce tenerissima, “se mi vuoi bene, comprami il pollo.”

“Creatura di Marianna sua, non mi fate disperare, siate buono, papà mi ha lasciato soltanto dieci soldi per la colazione.”

“Soltanto dieci soldi?” chiese il bimbo, diventato a un tratto calmo e riflettendo profondamente.

“Sissignore.”

“Ebbene, non importa: comprami dieci soldi di pollo.”

E l’ala di pollo a cui era attaccato un pezzetto di petto, Riccardo Joanna andò a mangiarla in cucina, accanto al tegame dove bolliva il sugo di pomodoro: Marianna, la serva, dalle nerborute braccia, aveva fatto in modo da comprargli anche due prugne dolci e ma-