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fogli e leggendola, per dominare il suo lieve turbamento, — è la duchessa Angiola Mormile di Casalmaggiore, dei principi di Trivento?
Le palpebre della badessa batterono, replicatamente. Ella ebbe l’aria di riunire i suoi ricordi.
— Io sono suor Teresa di Gesù, badessa delle Trentatre. Ero.... sì... ero, nel secolo, quella che voi dite.
— Bene. Si compiaccia farmi constatare l’identità delle sue monache. È doloroso.... ma è così.
— Anch’esse non solleveranno il loro velo, se non con la violenza.
E allora, con la stessa buona grazia di prima, con una celata, e mal celata curiosità, il prefetto si inoltrò verso le monache. Queste tremavano a verga. Ma imitando la loro superiora, non aprirono bocca, non fecero atto di contrasto. Ad