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anche più dietro il seggiolone, come un branco di pecore folli; si serravano il mantello intorno la persona, si tenevano fermo sul volto il velo.
— Vostra Reverenza ha inteso? — domandò il prefetto, con un tono dolciastro.
— Io non comprendo, signore. Vogliate spiegarvi.
— Bisogna che tutte le monache, cominciando da lei, sollevino il loro velo e mi dieno il loro nome di famiglia, per constatarne la identità.
E un lungo grido, ripetuto da quattordici voci, sorse:
— Il velo, no! Il velo, no! Il velo, no!
— Eppure bisogna sollevarlo, care signore mie, — soggiunse il prefetto, con un sorriso, agitando con disinvoltura il suo bastone.
Ancora, esse gridarono, angosciate:
— No, il velo! No! Madre cara, madre,