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fesa, senza sostegno, contro quella violazione.

— I tribunali decideranno, — disse, con falsa compiacenza, il prefetto. — Vostra Reverenza voglia, per adesso, rispettare il fatto compiuto. E mi dia modo di eseguire tutta la mia missione, senza ostacoli, senza difficoltà.

Mentre sciorinava i fiori della sua eloquenza burocratica, dal primo momento che era entrato in quella stanza, il prefetto sogguardava verso le monache, anche il consigliere di prefettura, anche l’ispettura di questura, ammiccavano da quella parte. Una curiosità volgare li teneva, supponendo chi sa quali volti fiorenti di bellezza e di gioventù sotto quei veli, pensando ai terribili voti che avevano sepolte vive quelle donne, lì dentro, sottraendolo all’amore, alla gioia, alla vita. Le monache, vedendosi guardate, si stringevano