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dietro il suo seggiolone abbaziale, un semplice fagotto, chiuso in uno scialle oscuro.

— E le immagini? — esclamò la piissima suor Veronica del Calvario. — Possiamo portare, le immagini, via?

— Quelle delle vostre stanze, sono vostre. Distaccatele e portatele via.

— Potessimo portar via il nostro Ecce Homo, dalla chiesa!

— Potessimo portar via la statua della Madonna!

— Il Sacramento, dall’altare!

— La Scala Santa, la Scala Santa!

— Le mura del convento, le care mura!

Così esclamavano, gridavano, quelle infelici, con un balbettìo puerile. Col movimento delle sue antiche mani scarne che, da tanti anni, si erano mosse solo per pregare e per benedire, la badessa tentò di chetarle.