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pada si fosse spenta, per non riaccendersi più mai: e che ella brancolasse nel buio, vacillando a ogni passo, credendo di precipitare....
Una luce sottile penetrava dalle gelosie sbarrate. E la monaca che, da anni, non vi si era accostata, vi andò avidamente: e guardò, attraverso le fasce di legno incrociate, il cielo all’aurora e il mare lontano, tutto di un bianco argenteo e i tetti delle case napoletane che emergevano dalla bruma dell’alba. Quello era il mondo. Colà doveva tornare. Tutto era stato inutile. Tutto era stato invano.
Desolatamente, sconsolatamente, ella mirava l’orizzonte e il paesaggio e piangeva.