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che solo due giorni dividevano lei e le sue monache, da quella cacciata crudele, che violava la loro anima e gittava i loro corpi all’abbandono e alla miseria, le forze che fin allora l’avevano sorretta, le mancarono. Vacillò e cadde fra le braccia delle sue sorelle che la raccolsero, lacrimando, cercando di rianimarla. Mentre la conducevano via, circondata, seguita dalle suore, lentissimamente, don Ferdinando de Angelis salutò e benedisse quel gruppo plorante. Andavano, ora, nel lungo chiostro che rasentava il giardino, andavano, le Sepolte Vive, sostenendo la loro antichissima badessa, quasi morente di dolore, esse stesse riboccanti di amarezza: e i pianti si erano quetati. Ma i passi erano più molli, più stracchi, trascinati a forza: ma sotto le tuniche nere che sfioravano la terra, sotto i mantelli neri che le avvolgevano, sotto i veli neri che celavano