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sugo del ragù. Ma la poverella non lo guardò neppure, il piatto: teneva le due mani scarne, gialle, cadaveriche, dalle vene gonfie e violacee, collocate ai due lati del piatto e non si muoveva. Sì, un rossore estremo le bruciava i pomelli.

— E dove, dove eravate monaca? — chiese la signora, con una pietà grande nelle sue parole.

— Nel monastero delle Sepolte Vive, — rispose la vecchia.

— Me ne ricordo, me ne ricordo, io era piccina! Molti anni fa, è vero?

— Sì, molti anni.... molti anni, — disse la vecchia, vagamente, dolentemente.

— Quanti anni? Quanti?

— Forse venti anni. Forse: non mi ricordo bene.

— Vi danno diciassette soldi al giorno, è vero? Che potete fare, con diciassette soldi? Cercare l’elemosina, è vero? — e