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sforzo, sentendo che doveva strappare una qualche parola alla poverella.
— Sì, Eccellenza, — mormorò la vecchia, dalla benda nera che le fasciava la fronte e il collo.
— Sono molto buoni.... tutti quanti.... molto buoni, — soggiunse la signora, con un intenerimento nella voce, per sè, per le altre signore, per i gentiluomini.
— Sì, Eccellenza, — rispose, ancora, fiocamente la vecchia dal fazzoletto fermato sotto la gola con uno spillo, in intenzione singolare di castità.
E tacquero. Pareva che nulla più si dovessero dire, che nulla vi potesse essere di comune, fra quella vivente immagine di grazia, di eleganza e di ricchezza, e quell’emblema di ogni decadimento; fra la giovane signora e la misera che aspettava il suo pezzo di carne.
— Ora avrete la carne. Vi piace?