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merieri, perchè i poveri fossero serviti più presto.
La signora snella e fine, dalla voce che esprimeva una costante commozione di bontà e di dolcezza, si era fermata, in quel momento, di fronte a una povera, che stava aspettando la sua seconda pietanza, a testa china. Era una donna dall’apparenza vecchissima; la sua pelle del volto, fra giallastra e brunastra, aveva i solchi che vi possono mettere, forse, settantacinque e più anni di vita, ma di vita tormentata, torturata, fra tutti gli stenti. Cento storie di tristezza si leggevano in quel volto di decrepita, attraversato da tutte le tracce che lo sconvolsero. L’antichissima mendica era molto curva, con le spalle ad arco e col mento aguzzo, che quasi le batteva il petto: non doveva avere quasi nessun dente, poichè le labbra erano rientrate completamente sulle