faccie di banchettanti.
Moltissimi inghiottivano la carne, senza tagliarla, lacerandola coi
denti, mentre il restante del pezzo si abbandonava sulla bocca o
rimaneva sospeso alla forchetta; moltissimi non sapevano adoperare il
coltello e si vedevano confusi e taciturni, guardanti silenziosamente il
loro pezzo di carne; altri ne avevano tagliato un frammento e dopo
averlo lungamente assaporato, riponevano il rimanente, per conservarlo a
qualcun altro, per mangiarlo, loro, chi sa, l’indomani. Adesso, all’odor
del timballo che ancora fluttuava nell’aria, si univa quello del ragù,
insieme ai poco buoni odori di tutta quella umanità povera e sudicia; ma
gli uomini in redingote e tuba seguitavano, imperturbabili, il loro
affaccendarsi, ma le signore continuavano il loro giro, prendendo i
piatti con le loro mani gemmate, a forza, da quelle di ca-