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vano consumata una lunga pazienza e una lunga amabilità, con quella processione di mendichi, di mendiche, di poveri veri, di poveri falsi, di viziosi ipocriti, di viziosi sinceri, persino di delinquenti.
Quando tutti i trecento banchettanti furono entrati nella vastissima sala terrena di Tarsia, erano quaranta minuti dopo mezzogiorno: la lenta teoria dei miseri non era durata meno di due terzi d’ora. Le mense erano disposte in due file, sul lato destro e sul lato sinistro del salone centrale, lungo i due colonnati quasi pompeiani, che dividono il salone dalle sale adiacenti: nel mezzo, fra le due mense, intercedeva un larghissimo spazio libero, per lasciar circolare le persone. Alla lunga mensa di mano dritta dovevano sedere tutte le povere, femmine; alla mensa a mano sinistra, tutti i poveri, maschi. Le mense erano messe