lato, due da un altro, osservavano se le carte di
ammissione erano in perfetta regola, e le ritiravano man mano. La
sfilata era regolata, anche, dalle guardie e dai carabinieri che non
lasciavano passare più di un mendico, o più di una mendica, alla volta;
e nulla era più strano che quel passaggio di gente lacera, lurida,
inferma, curva dalla vecchiaia o dagli stenti, fra quelle due file di
correttissimi e persino eleganti signori, dalle tube rilucenti. Quasi
tutti i mendichi e le mendiche, anche i più cinici, anche le più
sfrontate, in quel momento del passaggio, abbassavano gli occhi, fra la
timidità e lo scorno. Qualcuno addirittura non trovava la strada, per la
soggezione e incespicava. Con le mani guantate, anzi, un bel signore dai
grossi mustacchi castani, con la decorazione di cavaliere all’occhiello,
raddrizzò una men-