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di cotone a scacchi, dove mancava il colletto, camicie di flanella, scure, grosse, che avevano l’aspetto così lurido da fare schifo, e sovra queste camicie delle cravatte che sembravano delle corde. Molti, col bavero della giacchetta, del gabbano, alzato, nascondevano ogni traccia di camicia e probabilmente non ne avevano. I covricapo più bizzarri erano sulla testa di questi poveri, di questi mendicanti: cappelli un tempo neri e ora sparenti sotto strati di polvere e di untume; berretti senza visiera; cappelli a cencio, sfondati, messi di traverso; un vecchio pezzente portava persino un cappello a cilindro, diventato marrone e tutto a pieghe.
La faccia e la persona di quelle donne erano singolari. Quasi tutte erano vecchie o sembravano tali, affrante dalla indicibile povertà, dal cibo scarso o nocivo, dai giorni senza pane, dalle stamberghe