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Intanto, dei passi si udirono nella stanza attigua. Immediatamente, vi fu un silenzio di terrore nelle stanze delle donne. Macchinalmente donna Carminella aveva acceso un piccolo lume a petrolio, che era sovra un comò e nella stanza si era diffusa una luce più viva. Le tre donne erano tutte sollevate sui letti; Maddalena Sgueglia mostrava un viso consunto, affilato, sotto una massa di capelli castani disciolti e un par d’occhi stralunati; Fortunatina aveva un volto tutto divorato dal vaiuolo, a trent’anni, mostrandone cinquanta, rotta dalle fatiche, dalla fame, dalla mancanza di riposo: e la terza donna col lenzuolo tirato sulla figura, quasi a nascondersi tutta, lasciava vedere solo la sua fronte giallastra e rugata e un par di occhi infossati sotto le orbite, occhi di umiltà, di tristezza e di spavento. Adesso, dall’altra stanza, dei rumori si udivano,