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— A che serve? A che serve? Tanto, non dormo più la notte. Mi corico per coricarmi. Appena sento il calore del letto, mi viene la tosse, questa brutta tosse e non dormo, non dormo più.
Parlava piano, Maddalena Sgueglia, perchè le mancava il fiato e perchè temeva di risvegliare la povera serva che si ravvoltolava nel letto, con le due figliuolette: e molto piano le rispondeva la donna, venuta in ultimo.
— L’avete da molto tempo, questa tosse? — chiese alla giovane, con un senso di pietà.
— Da sei mesi e più. Non mi dà pace. Con questa tosse, io me ne moro.
— Speriamo di no, speriamo di no, — soggiunse pietosamente l’ignota.
— E non è meglio? Non è meglio che io muoia? Che ci campo, io, su questo mondo? Che ci resto a fare, io?