verse camere. Solamente, sui quattro
letti, vi erano delle immagini sacre, di carta, attaccate con la colla
al muro, una Madonna Addolorata, un Sant’Antonio, un San Gaetano: una
immaginetta delle anime del Purgatorio era fermata a mala pena, con gli
spilli, sul muro. In un letto dormiva Fortunata, detta la butterata, la
serva, il cui marito era andato all’ospedale ed ella non aveva più
potuto pagare la pigione di un basso. Fortunatina teneva abbracciata,
nel letto, per stare meglio, la sua figliuola più piccola, una bimba di
tre anni, e la più grande, di cinque anni; dormiva in contrario, con la
testa verso i piedi del letto. Raggricchiate, strettissime, esse non
potevano muovere un piede nè una mano, senza far cadere una delle altre
persone, o senza pericolo di cadere esse stesse. Ogni tanto, da quel
giaciglio un sospiro di