sovra
tutto, sovra tutto, non avevano ne uno stramazzo nè una sedia da mettere
in questo basso, dovevano ricorrere a questa miserabile, sudicia,
immonda e talvolta infame ospitalità notturna. Per raggiungere queste
stanze, le donne vecchie e giovani, zitelle e maritate, note ed ignote,
bisognava che attraversassero due stanze ove dormivano uomini. Le due
grandi stanze dei maschi possedevano solo quattro letti ognuna e una
sedia, accanto al letto, non altro mobilio: delle funi circondavano, in
alto, questi letti, delle funi a cui erano sospesi dei lenzuoli di tela
grezza che formavano tenda e dividevano, sempre per la decenza, un letto
dall’altro. Ma non tutte queste tele giungevano a separare completamente
i letti, troppo corte, troppo strette: altre erano mezze sollevate,
rigettate indietro, non curandosi quegli uomini di celarsi agli altri
ospiti notturni.