Pagina:Serao - Suor Giovanna della Croce.djvu/303


— 279 —


— Avete ragione, avete ragione, — mormorò l’altra, con un sospiro umile. — Vi è molta gente stasera?

— Così, così, — borbottò il donnone, sospirando anch’essa, cioè ansimando, ammansita un poco. — Ma siamo troppi. Vi sono troppe locande. Ve ne sono a quattro soldi, a tre soldi, proprio delle cantine, dei sotterranei, capite? Ancora un poco e vi saranno locande a due soldi, uomini e donne nella stessa stanza, e non se ne vergognano!

— Gesù! — disse l’altra, sonnolenta.

— Qui siete tutte donne, in una stanza, lo potete dire. Il timore di Dio, prima di tutto! Ci dormireste, voi, in una stanza dove si corica un uomo?

— Io preferirei dormire nella strada, sulle pietre, — soggiunse la donna, con un brivido di orrore nella voce.

— E perciò pagate cinque soldi! —